Olio Esausto

Gli oli esausti vanno conferiti separatamente nei centri di stoccaggio per il successivo trasferimento a centri specializzati nel loro trattamento

Olio esausto: definizione e normativa applicabile

Gli oli esausti costituiscono una categoria di rifiuti speciali che richiedono una gestione specifica, per evitare gravi conseguenze per la salute umana e per l’ambiente. In particolare, questi rifiuti contengono sostanze residuali provenienti da varie fonti, sia industriali sia domestiche, che, una volta utilizzate, perdono le loro proprietà funzionali e diventano altamente inquinanti, soprattutto se disperse nel suolo o nei corpi idrici. Tra le tipologie più comuni troviamo:

  • oli industriali esausti: derivano da processi industriali e includono oli idraulici, lubrificanti per macchinari e altri fluidi tecnici impiegati per la trasmissione di forza o pressione;
  • oli motore esausti: residui della lubrificazione di motori di autoveicoli e macchinari industriali;
  • residui di oli da cucina: utilizzati per la cottura degli alimenti, come quelli impiegati per la frittura.

 

L’olio esausto, se non gestito correttamente, può contaminare il suolo e le falde acquifere, provocando danni ambientali duraturi. Il potenziale inquinante varia in base alla tipologia di olio esausto, influenzando le modalità di stoccaggio e recupero o smaltimento.

Disciplina normativa sulla gestione dell’olio esausto

In Italia, la gestione dell’olio esausto è regolata da un quadro normativo articolato, tra cui:

  • Decreto legislativo 152/2006 s.m.i.: disciplina generale in materia ambientale, che stabilisce i criteri per la valutazione del rischio ambientale, la gestione dei rifiuti e le procedure per il recupero e lo smaltimento in sicurezza;
  • Regolamento REACH (CE n. 1907/2006 s.m.i.): regolamento europeo che impone obblighi specifici per la registrazione, valutazione, autorizzazione e restrizione delle sostanze chimiche;
  • norme tecniche UNI: le norme UNI stabiliscono standard tecnici e linee guida per la gestione dell’olio esausto, in conformità con la legislazione italiana ed europea.

Recupero e smaltimento corretto dell’olio esausto

Per smaltire correttamente gli oli esausti è necessario seguire una serie di passaggi ben definiti:

  • stoccaggio: utilizzare contenitori resistenti agli agenti oleosi ed etichettare correttamente i contenitori secondo la normativa vigente;
  • smaltimento: separare gli oli esausti da altri rifiuti per evitare contaminazioni e affidarsi esclusivamente ad aziende autorizzate per la raccolta e il trasporto;
  • trattamento finale: gli oli esausti possono essere rigenerati per ottenere nuovi oli base, recuperati energicamente tramite combustione controllata, convertiti in prodotti utili come: lubrificanti vegetali per uso agricolo, biodiesel per autotrazione, glicerina per saponi, oli base per impieghi industriali.

 

È vietata qualsiasi commistione tra gli oli esausti e gli altri rifiuti, così come la dispersione o contaminazione con sostanze diverse.

I servizi di Valli Gestioni Ambientali per la raccolta e gestione dell’olio esausto

Valli Gestioni Ambientali, azienda specializzata nel trattamento e nel recupero di rifiuti, si occupa della raccolta e dello stoccaggio dell’olio esausto, garantendo il suo corretto conferimento ad impianti autorizzati per il riciclo, la rigenerazione, il recupero energetico o, solo in alcuni casi, la termodistruzione.

Hai oli esausti da smaltire o recuperare? Contattaci, indicando le caratteristiche dei rifiuti in tuo possesso. Ti proporremo la soluzione più adatta alle tue esigenze, garantendo conformità normativa, sicurezza ambientale ed efficienza operativa.

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