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EER

Il codice EER è un identificativo assegnato a ogni tipologia di rifiuto in base alla sua composizione e al processo da cui proviene. Per quanto riguarda i rifiuti pericolosi, la caratterizzazione risiede nell’origine dei rifiuti e nel contenuto di sostanze pericolose.

EER Elenco Europeo dei Rifiuti come leggere le specifiche 

Il nuovo EER (decisione 2014/955/UE) è in vigore dal 1 giugno 2015 e assegna a ogni tipologia di rifiuto una stringa numerica di sei cifre, così composta:

  • i primi due numeri (capitolo) sono rappresentativi del genere cui ricondurre la tipologia di rifiuto;
  • le cifre a seguire (sottocapitoli) sono ulteriori specificazioni della tipologia di rifiuto.

La precisa identificazione del rifiuto è fondamentale per le successive fasi di recupero e/o smaltimento.

Il codice EER è da riportare sul formulario di identificazione rifiuto e sul registro cronologico o registro di carico e scarico dei rifiuti.

I capitoli dell'Elenco dei Rifiuti - Allegato D alla Parte Quarta del D.Lgs. 152/2006

01 Rifiuti derivanti da prospezione, estrazione da miniera o cava, nonché dal trattamento fisico o chimico di minerali.

02 Rifiuti prodotti da agricoltura, orticoltura, acquacoltura, selvicoltura, caccia e pesca, preparazione e lavorazione di alimenti.

03 Rifiuti Speciali della lavorazione del legno e della produzione di pannelli, mobili, polpa, carta e cartone.

04 Rifiuti Speciali della lavorazione di pelli e pellicce, e dell'industria tessile.

05 Rifiuti della raffinazione del petrolio, purificazione del gas naturale e trattamento pirolitico del carbone.

06 Rifiuti dei processi chimici inorganici.

07 Rifiuti dei processi chimici organici.

08 Rifiuti della produzione, formulazione, fornitura ed uso di rivestimenti (pitture, vernici e smalti vetrati), adesivi, sigillanti e inchiostri per stampa.

09 Rifiuti dell'industria fotografica.

10 Rifiuti Speciali provenienti da processi termici.

11 Rifiuti prodotti dal trattamento chimico superficiale e dal rivestimento di metalli ed altri materiali; idrometallurgia non ferrosa.

12 Rifiuti prodotti dalla sagomatura e dal trattamento fisico e meccanico superficiale di metalli e plastica.

13 Rifiuti contenenti Oli esauriti e residui di combustibili liquidi (tranne oli commestibili ed oli di cui ai capitoli 05, 12 e 19).

14 Solventi organici, refrigeranti e propellenti di scarto (tranne 07 e 08).

15 Rifiuti di imballaggio; assorbenti, stracci, materiali filtranti e indumenti protettivi (non specificati altrimenti).

16 Rifiuti non specificati altrimenti nell'elenco.

17 Rifiuti dalle attività di costruzione e demolizione (compreso il terreno prelevato da siti contaminati.

18 Rifiuti prodotti dal settore sanitario e veterinario o da attività di ricerca collegate (tranne i rifiuti di cucina e di ristorazione non direttamente provenienti da trattamento terapeutico).

19 Rifiuti prodotti da impianti di trattamento dei rifiuti, impianti di trattamento delle acque reflue fuori sito, nonché dalla potabilizzazione dell'acqua e dalla sua preparazione per uso industriale.

20 Rifiuti urbani (rifiuti domestici e assimilabili prodotti da attività commerciali e industriali nonché dalle istituzioni) inclusi i rifiuti della raccolta differenziata.

Scarica qui l’elenco dettagliato e completo dei codici EER.

NB: i rifiuti contrassegnati con un asterisco "*" sono rifiuti pericolosi ai sensi della direttiva 2008/98/CE relativa ai rifiuti pericolosi.
 

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