Valli Gestioni Ambientali

ecopneus

News
CSS Combustibile Solido secondario
23 Febbraio 2024

CSS Combustibile Solido secondario

CSS Rifiuti: Innovazione nel Trattamento e Recupero Energetico

CSS sta per Combustibile Solido secondario, vale a dire il combustibile solido prodotto da rifiuti che rispetta le caratteristiche di classificazione e di speciazione individuate dalle norme tecniche UNI CEN/TS 15359 e successive modifiche ed integrazioni.

Dal febbraio 2013 i CSS non sono più rifiuti. A sancirlo è stato il Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare. Cosa comporta questa decisione e quali scenari apre? Per farsene un’idea, ecco le principali disposizioni del DM febbraio 2013, n. 22.

Spiegazione del concetto di "End of Waste" per il CSS e le specifiche normative

Prima di entrare nel vivo, spieghiamo il concetto di "End of Waste" (fine dello status di rifiuto) per il CSS è cruciale nel contesto delle politiche di economia circolare. Tale concetto indica il punto in cui un materiale o un prodotto cessa di essere considerato un rifiuto, acquisendo lo status di prodotto o sottoprodotto, dopo aver subito un processo di trattamento adeguato.

Per il CSS, il raggiungimento dello status di "End of Waste" è regolato da specifici criteri stabiliti a livello nazionale e europeo, che includono la qualità del materiale prodotto, l'assenza di sostanze pericolose oltre certi limiti e l'utilizzo sicuro del prodotto finale. Le normative, come il già citato DM n. 22/2013 e le direttive europee relative ai rifiuti, mirano a promuovere il recupero di materia e il recupero energetico, stabilendo un quadro normativo chiaro per la transizione dei rifiuti a risorse. Questo approccio non solo favorisce la riduzione dell'impiego di discariche ma incoraggia anche l'innovazione nei processi di riciclo e recupero.

Come si Produce il CSS ?

Il CSS ovvero Combustibile Solido Secondario è un combustibile che si ottiene dalla materia secca dei rifiuti non pericolosi (sia speciali che urbani).Per produrre il CSS vengono tramite processi specifici suddivisi i materiali secchi come carta e plastica dai materiali non combustibili come vetri e metalli.

Applicazioni del CSS nel Recupero Energetico

Recupero energetico trattamento rifiuti css

Il CSS trova applicazione in vari settori industriali, inclusi cementifici, inceneritori e centrali termoelettriche. Queste applicazioni non solo dimostrano il valore energetico del CSS ma evidenziano anche i benefici ambientali derivanti dalla sua utilizzazione. L'uso del CSS nei cementifici non solo contribuisce alla riduzione delle emissioni di CO2 ma migliora anche l'efficienza energetica degli impianti.

Vantaggi Co-combustione al polverino di carbone e CSS  

La co-combustione al polverino di carbone con CSS è un processo in cui il CSS viene utilizzato insieme al carbone polverizzato come combustibile in impianti di produzione energetica, come le centrali termoelettriche. Questa tecnica offre vantaggi significativi in termini di efficienza energetica e riduzione dell'impatto ambientale. La co-combustione permette di sostituire una parte del carbone, un combustibile fossile ad alta emissione di carbonio, con il CSS, riducendo così le emissioni totali di CO2 e altri inquinanti atmosferici. Inoltre, l'utilizzo del CSS in questa modalità supporta il recupero di energia dai rifiuti, contribuendo all'obiettivo di riduzione dei rifiuti destinati alle discariche.

Differenza tra CDR e CSS in termini normativi e di produzione? 

Che differenza c'è tra CDR e CSS ? Con l'acronimo CDR si intende Combustibile Derivato da Rifiuto mentre con CSS Combustibile Solido Secondario, attualmente grazie al D.lgs. 205/2010 i combustibili CDR sono ormai divenuti tutti CSS senza distinzioni sostanziali sulla qualità del materiale riciclato. Proviamo a spiegare in maniera più ampia le 2 tipologie di combustibile : 

La differenziazione tra CSS e CDR risiede principalmente nei criteri di produzione e nelle specifiche normative che regolamentano la loro utilizzazione. Mentre il CSS è specificamente prodotto per essere utilizzato come combustibile in impianti industriali con specifiche esigenze energetiche, il CDR può avere una gamma più ampia di applicazioni, inclusa la produzione di energia elettrica e termica. Normativamente, il CSS segue criteri più stringenti in termini di selezione dei rifiuti, trattamento e qualità del prodotto finito, mirando a minimizzare l'impatto ambientale e le emissioni di sostanze pericolose, come cloro e mercurio. Il CDR, d'altro canto, può essere soggetto a regolamentazioni differenti che ne disciplinano la qualità e l'utilizzo. Questa distinzione assicura che il CSS si posizioni come una soluzione energetica sostenibile per specifici settori industriali, contribuendo agli obiettivi di economia circolare.

Materiali dai quali si può ricavare il Combustibile CSS

processo di produzione del CSS combustibile solido secondario

Per la produzione di Combustibili Solidi secondari sono ammessi

  • rifiuti urbani non pericolosi
  • rifiuti speciali non pericolosi
  • materiali non classificati come rifiuti, purché non pericolosi ai sensi del Regolamento sulla classificazione, l’etichettatura e l’imballaggio (CLP - CE 1272/2008).

L’allegato 2 del decreto riporta la lista dei rifiuti esclusi.

Impianti di produzione CSS rifiuti: requisiti

Possono produrre CSS gli impianti  autorizzati al trattamento dei rifiuti secondo la procedura ordinaria di cui alla Parte Quarta del d.lgs. n. 152/2006 ovvero ai sensi della Parte Seconda, Titolo III-bis (AIA) e dotati di certificazione di qualità ambientale secondo la norma UNI EN 15358 o di registrazione EMAS.

Valli Gestioni Ambientali dispone dei requisiti necessari alla produzione di Combustibile Solido secondario.

Impianti di utilizzo dei CSS

I CSS possono essere impiegati come combustibili solo in impianti quali

  • Cementifici con capacità di produzione superiore a 500 tonnellate al giorno di clinker (ricadenti nell’ambito di applicazione della disciplina IPPC Integrated Pollution Prevention and Control) per la produzione di energia termica
  • Centrali termoelettriche con potenza termica di combustione superiore a 50 megawatt (ricadenti nell’ambito di applicazione della disciplina IPPC) per la produzione di energia elettrica

I suddetti impianti di utilizzo devono, per operare, essere in possesso dell’autorizzazione integrata ambientale (AIA) ed essere dotati di certificazione di qualità ambientale ISO 14001 o di registrazione EMAS.

Cementifici e Centrali termoelettriche dotati dei requisiti previsti dalla normativa possono rivolgersi a Valli Gestioni Ambientali per la fornitura di CSS prodotti negli impianti autorizzati di proprietà dell’azienda.

Perché l'utilizzo del CSS in impianti industriali esistenti come cementifici, acciaierie e centrali termoelettriche

Le acciaierie, utilizzando il CSS, possono ridurre la dipendenza dalle risorse naturali e diminuire l'impronta ecologica della produzione di acciaio. Analogamente, le centrali termoelettriche che adottano il CSS come fonte energetica contribuiscono alla diversificazione energetica e all'incremento dell'uso di combustibili derivati da rifiuti. Questo non solo ottimizza il recupero energetico ma supporta anche l'obiettivo dell'economia circolare di trasformare i rifiuti in risorse.

Sfide e Prospettive Future

Nonostante i notevoli vantaggi, l'adozione del CSS presenta sfide, tra cui la necessità di superare pregiudizi legati alla combustione di rifiuti e l'adeguamento alle normative ambientali. Tuttavia, l'innovazione continua e l'impegno verso l'economia circolare lasciano presagire un futuro promettente per il CSS nel campo del recupero energetico.

Concludendo, il CSS emerge come una soluzione innovativa e sostenibile nel panorama del trattamento dei rifiuti e del recupero energetico. Attraverso un approccio olistico che comprende la produzione, l'applicazione e la normativa, il CSS si propone come un pilastro dell'economia circolare, con il potenziale di trasformare significativamente il nostro approccio alla gestione dei rifiuti e alla produzione di energia.

Ricorda che Valli Ambiente è a tua disposizione per qualsiasi approfondimento o informazione, non esitate a contattarci.

COMPILA IL FORM PER INVIARE LA TUA RICHIESTA
Rifiuto
Azienda
Referente
* Classificazione
* Caratteristiche
* Stato fisico
* Confezionamento
Mezzo di trasporto richiesto
Allegati

NEWS

28 Marzo 2024
In questo splendido inizio di primavera, mentre ci...
Come smaltire i DPI utilizzati nei luoghi di lavoro Scopri di più >
mud 2023
21 Marzo 2024
Cosa è il mud Il MUD o Modello Unico di Dichiarazione...
Come smaltire i DPI utilizzati nei luoghi di lavoro Scopri di più >
rifiuti sanitari smaltimento
17 Febbraio 2024
L'importanza di una corretta gestione dei rifiuti sanitari...
Come smaltire i DPI utilizzati nei luoghi di lavoro Scopri di più >